Uomini contro la mafia
UOMINI CONTRO LA MAFIA
Ma la mafia è ancora viva,
nonostante si lotti contro di essa da più di un secolo. Ciò che interessa ai mafiosi è il potere, personale,
economico, sociale, politico. Ed essa mette sempre più paura, perché non si intravede
la fine.
Fa paura, ma non a tutti; ci sono stati uomini che l’hanno combattuta e
che hanno fatto la storia
1) Pio La Torre, propose una legge che istituì il rato di “associazione a
delinquere di stampo mafioso” e che consentì la confisca dei beni dei mafiosi
2) Carlo Alberto Della Chiesa, mandato a Palermo per combattere la mafia
in un momento storico molto critico. Dopo pochi mesi, il 3 settembre 1982, fu
ucciso in un attentato mafioso.
3) Giovanni Falcone, eroe degli anni 80, che ebbe il coraggio di portare
avanti il maxiprocesso, che durò due anni, coinvolse 475 imputati e emanò 346
condanne per un totale di 2665 anni di carcere. Venne ucciso mentre rientrava
da Roma, nei pressi dell’aeroporto di Palermo, insieme alla sua compagna e agli
uomini della sua scorta
4) Paolo Borsellino, amico
fraterno di Falcone. Cercò di continuare il suo lavoro, ma lo Stato non lo
aiutò abbastanza e la mafia lo uccise di domenica, mentre andava a trovare sua
madre malata
5) Peppino Impastato, nato in una famiglia mafiosa, crescendo incomincia
a capire di quali orrori la mafia è capace e decide di rompere con la sua
famiglia e andare via di casa. Dà vita a una radio, affronta problemi sociali
del suo paese e fa satira contro don Tano Badalamenti, boss del luogo. La mafia
uccide prima suo padre e poi lui, simulando un incidente. Solo il coraggio
della madre farà in modo che si scopra che si trattava di un omicidio di mafia
6) Don Pino Puglisi, parroco del quartiere
Brancaccio di Palermo, ucciso il 15 settembre 1993 perché cercava di far capire
ai ragazzi della sua parrocchia cos’era veramente la mafia, evitando che si
lasciassero affascinare da quel mondo di violenza
7) Roberto Saviano, scrittore e giornalista,
conoscitore profondo della camorra, autore di libri importanti tra cui Gomorra.
Per le minacce ricevute, vive sotto protezione ed è costretto a cambiare alloggio
frequentemente.
8) Don Giacomo Panizza , bresciano, ha fondato
nel 1976 a Lamezia la comunità “Progetto Sud” , autogestita insieme a persone con disabilità per sfidare la
'ndrangheta. Oggi vive sotto protezione per le continue minacce.
9) Rocco Mangiardi, imprenditore lametino che
ha trovato il coraggio di denunciare chi gli chiedeva il pizzo. Grazie alla sua
testimonianza, ha contribuito all'arresto di numerosi criminali
Commenti
Posta un commento