Nessuno si salva da solo
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L’immagine di Papa Francesco in una piazza
vuota e silenziosa mi ha fatto commuovere, è stato strano vedere il Papa
affaticato e solo, sotto la pioggia, che attraversa Piazza San Pietro, che di
solito è colma di fedeli(Ilaria); “E’ stato come sentire il dolore del mondo, ho immaginato anche che in quella
piazza c’erano della persone ma erano invisibili. (Domenico); “Io ho avuto un
brivido, perché ho avuto un’ennesima conferma del fatto che stiamo sfidando un
serio nemico e che dobbiamo stare uniti per farcela(Gino); “Però quell’immagine può servire a
qualcosa, perché per ritornare alla normalità il prima possibile bisogna
evitare gli assembramenti e quindi anche la preghiera in Piazza. Questo può
farci capire l’importanza di combattere insieme anche a distanza. (Roberta).
“Ho pensato a come tutto sia cambiato: il via vai delle persone, il tenersi per
mano, il saluto, la stretta di mano, gli abbracci, niente di tutto questo. Il
vuoto e la desolazione, ecco quello che ci ha portato il coronavirus” (Simone)
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“La parte del discorso che mi ha colpito
di più è stata quando il Papa ha detto:
-Perché avete paura? Non avete ancora fede?
- perché è un richiamo per pregare di più e legarci dimeno alle cose materiali.
(Domenico) -Ci siamo resi conto di
trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso
tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi
di confortarci a vicenda. Su questa barca…ci siamo tutti. - “Mi ha colpito
molto questo brano perché nonostante le diversità che spesso hanno causato disprezzo
tra popoli è in questo momento che dobbiamo stare uniti e aiutarci, perché solo
stando uniti possiamo sconfiggere questa pandemia. A volte ci siamo sentiti
potenti nei confronti degli altri più fragili, ora nessuno è potente e nessuno
è fragile perché abbiamo tutti la stessa paura.” (Aurora). “A me ha colpito quando Papa Francesco ha
detto: -Non ci siamo fermati davanti ai
tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie
planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta
gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre
sani in un mondo malato- perché è la descrizione della società di oggi.
Agli uomini non interessa del pianeta che viene costantemente inquinato, della
povera gente che non ha un tetto sulla testa, gli interessa solo diventare
sempre più ricchi e potenti.” (Francesca) “Il Papa ha voluto dire
che noi non abbiamo mai seguito gli insegnamenti di Dio: abbiamo collaborato
con dittature, abbiamo accettato ingiustizie verso i popoli, ce ne siamo
fregati della povertà e del riscaldamento globale, tutto questo per i soldi, ma
ora di fronte a un nemico microscopico non riusciamo a fare niente e iniziamo a
pensare. Solo ora iniziamo a pensare al
disabile che non può uscire di casa per le barriere architettoniche, a chi non
arriva a fine mese, abbiamo iniziato a capire cos’è la morte, abbiamo iniziato
a capire cosa succede in Africa per l’ebola e l’AIDS. (Pietro) “A me ha colpito l’immagine della
sera con le fitte tenebre che si sono impadronite delle nostre vite buttandoci
in un vuoto desolante e in un silenzio assordante, un’immagine che descrive perfettamente lo stato d’ animo di ognuno di
noi, le nostre paure e la nostra solitudine.
(Simone)
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-Così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno
per conto suo, ma solo insieme perché nessuno
si salva da solo- Questo è secondo noi il richiamo più
importante, e vuol dire tante cose, “ad esempio che in questo tragico momento
abbiamo bisogno di assistenza sanitaria ma soprattutto della preghiera e del
dialogo con Gesù; ma che nessuno si salva da solo è vero sempre, nella vita di
ogni giorno, perché serve una persona che quando cadi ti aiuta ad alzarti”. (Domenico)
“Tutti siamo su una stessa barca, quindi se siamo ostili, diffidenti verso gli
altri questa brutta pandemia non si sconfiggerà mai. Anche nella vita normale nessuno
si salva da solo, perché non parlare delle tragedie che succedono in Africa, la
fame e le guerre, i bambini che vengono sfruttati, ma soffermarsi solo su fatti
che succedono nella parte ricca del pianeta non è una cosa bella.” (Francesca)” In questo momento
vuole
dire anche che bisogna rispettare le regole, le ordinanze, e i decreti, ma
anche nella vita in generale agendo di testa nostra senza rispetto verso gli
altri non andremo mai avanti.” (Gino) “Nessuno può fare a meno dell’aiuto degli
altri; in questo momento noi abbiamo bisogno dei medici, degli infermieri, di
tutte quelle persone che ogni giorno rischiano la propria vita per salvare
quella degli altri. E anche noi ragazzi abbiamo bisogno dell’aiuto dei nostri
insegnanti”. (Ilaria) “Nessuno, neanche l’uomo più ricco del mondo potrebbe
salvarsi da solo, perché in questo periodo ci possono aiutare solo persone
comuni, solitamente dimenticate, che non compaiono nei titoli dei giornali e
delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show”. (Melissa). Ci siamo
sempre disinteressati del barcone di immigrati che arrivava considerandoli
intrusi, non pensando a come ci saremmo sentiti noi al loro posto. Infatti
prima che i voli aerei fossero limitati molti stati ci bloccavano, molte TV
facevano satira inopportuna causando un aumento del razzismo (vedi Canal + e la
pizza corona); è capitato anche a me, giocando online, che un tedesco mi ha
detto –do you have corona? - Spero che questa brutta esperienza ci insegni
qualcosa, e potremo guardare con occhi diversi agli immigrati, che smetteremo
di fare satira razzista e di dire che tutti gli arabi sono terroristi. (Pietro)
“Che nessuno si salva da solo è un’affermazione saggia che sperimentiamo anche
nella vita di tutti i giorni: lo diciamo durante le partite se siamo sportivi, in casa con i familiari se si
deve collaborare a qualcosa, con gli amici se qualcuno di loro è in difficolta
ma anche con uno sconosciuto che ha bisogno di aiuto; da soli non si può fare
nulla, insieme tutto. (Roberta) “L’ affermazione del Papa vuole
riportare alla luce la nostra appartenenza come fratelli. L’ essere tutti sulla
stessa barca in un mare in tempesta ci fa capire che per salvarci dobbiamo
remare tutti nella stessa direzione, insieme, collaborando e soprattutto
ritrovando la rotta giusta. Ci eravamo persi, erano importanti l’intervista del
giocatore di serie A, i post di tali influencer o blogger, l’esibizione dei
rapper … oggi ci rendiamo conto invece del grande valore di persone semplici:
cassiere, camionisti, infermieri, dottori, volontari, sacerdoti, … persone
comuni che oggi dimostrano grande generosità. E ci rendiamo conto di quanto
abbiamo vissuto nell’ apparenza.
(Simone)
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-La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle
false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i
nostri progetti, le nostre abitudini e priorità- “Infatti secondo me questo virus sta
mettendo in luce le debolezze del mondo:
ci si è schiantata una vera tempesta
addosso e ora dobbiamo cercare di correre ai ripari(Gino) “La vita può finire
da un momento all’altro, e noi l’abbiamo sempre vissuta in modo banale e
superficiale; mentre ora che è arrivata la tempesta siamo tutti in preda alla paura
e al panico. E non so se siamo pronti ad affrontare questa realtà. (Ilaria) “In
situazioni normali forse tendiamo ad indossare una maschera, però poi quando
abbiamo tutti lo stesso problema la maschera cade e combattiamo insieme anche
con chi prima consideravamo nemico” (Melissa) “Noi ci siamo sempre creduti
immortali, abbiamo rimandato il problema del riscaldamento globale perché tanto
abbiamo i soldi e la tecnologia, fingendo di non sapere che prima o poi ci
saremmo trovati inermi, e il virus ce lo dimostra: siamo vulnerabili. Dobbiamo
smettere di creare armi per autodistruggerci e iniziare ad investire sulla
prevenzione dei virus e sulla protezione del nostro Pianeta. (Pietro). “Quando si è in momenti di difficoltà le
nostre paure escono fuori e per me sono proprio quelle che ci danno la forza
per andare avanti e superare gli ostacoli. Molte volte nei momenti di
“tempesta” si capisce il vero senso della vita.” (Roberta). “Questa pandemia ha
fatto venir meno tutte quelle sicurezze, false e superflue, che però stavano
alla base del nostro vivere, dei nostri progetti, della nostra quotidianità.
Messi a nudo ci sentiamo persi e riconosciamo solo ora il valore delle nostre
radici, dei nostri affetti, di tutto ciò a cui finora abbiamo dato poca
importanza.
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-Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati
di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei
poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito
imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre
stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!- ”Avremmo dovuto
essere meno egoisti, fare opere di bene verso i più poveri, e solo
ora capiamo il senso di ciò che ci chiedeva prima il Signore; spesso chi meno
possiede è più altruista di chi possiede; tante volte nella vita “normale” non
ci siamo mai fermati a pensare cosa pensava Dio di noi, del fatto che non è ci
importato di chi soffre la fame, di chi lotta per i suoi diritti, di chi ogni
giorno combatte la guerra ecc. (Melissa). “Anche molti cattolici non hanno seguito
i valori profondi della religione e ora che si ritrovano deboli contro il
nemico invisibile diventano tutti super religiosi. Anche io non ho mai seguito
l’Angelus o una messa del Papa (tranne quando sono andato in Vaticano), ma ora
per paura ho iniziato ad avere più fede e il 27
marzo ho aspettato incollato alla tv le
sei”.(Pietro) “Molte volte non riflettiamo abbastanza e andiamo avanti nei nostri propositi anche se non è quella la cosa giusta da fare ma la
più facile e veloce, e soprattutto quella che ci porta egoisticamente meno
problemi.(Roberta) “Per egoismo e per smania di successo l’ uomo non ha
mai avuto scrupoli: la natura più volte
lo ha richiamato per i propri errori. Il cambiamento climatico causato dall’
inquinamento atmosferico, le falde acquifere inquinate, l’accrescimento dei tumori,
i nubifragi che spazzano via vite umane, la povertà, la fame di migliaia di
persone che si contrappone al lusso sfrenato e alla ricchezza di altri: sì,
richiami ne abbiamo avuti, e spero che questa esperienza tragica spinga l’uomo
ad essere migliore”. (Simone)
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