Rivolte ad Hong Kong


Che sta succedendo ad Hong Kong? Te lo spiego in poche parole.
Noi nel 2019, Hong Kong nel 1939
La causa iniziale delle rivolte, la causa delle rivolte attuali, le elezioni.
Negl’ultimi mesi ad Hong Kong stanno accadendo delle rivolte, spesso represse. La prima causa delle rivolte nell'ex colonia britannica è stata la proposta della Cina di avere l’estradizione verso Macao, Taiwan e la Cina stessa. Non c’è proposta più legittima, ma gli honkonghesi temono che la Cina abbia fatto questa richiesta per arrestare dissidenti politici e abusare del proprio potere non rispettando la Basic Law.
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Verso settembre di quest’anno per fortuna il disegno di legge è stato annullato, ma le proteste continuano. Intanto vogliono giustamente più libertà democratiche, cioè vogliono eleggere il proprio capo esecutivo ed eleggere tutto il parlamento, non solo la metà. Inoltre vogliono le dimissioni del capo esecutivo, Carrie Lam che invece di essere dalla parte di Hong Kong e di rappresentare gli honkonghesi sta dalla parte del governo comunista di Pechino.
 Non è possibile che Pechino non rispetti la Basic Law, perché ha firmato un accordo che garantisce le libertà dell’individuo e una certa indipendenza ad Hong Kong fino al 2049 e così deve essere. I manifestanti hanno un motto per dirlo più chiaramente a questo governo che non riesce a capire cosa vuol dire democrazia: - Hong Kong IS NOT China- cioè Hong Kong non è Cina.
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 L’ultima richiesta verso la Cina è il rilascio dei manifestanti arrestati, che sono per lo più studenti di alcuni dei quali non si sa più niente. Secondo delle spie nelle carceri ci sono torture che spesso portano alla morte. Per fortuna sono capitate nel momento giusto le elezioni distrettuali che fanno da midterm, cioè fanno capire il popolo dalla parte di chi sta. Le elezioni, che hanno avuto un’affluenza del 70%, sono state vinte dai democratici: questa è una svolta, e fa capire che l’80% dei cittadini hanno questi problemi e condividono le ragioni della protesta.  E ‘stata una cocente sconfitta per Pechino, che ha subito convocato Carrie Lam e le ha dato l’ordine di fermare le rivolte. Fra un anno si eleggerà il parlamento di Hong Kong e nel 2021 quest’ultimo eleggerà il capo esecutivo; per fortuna al 99% ci sarà lo stesso risultato, con 30 rappresentanti su 30 eleggibili dal popolo, che cambieranno la situazione, e a meno di eventuali ulteriori repressioni di Pechino, Hong Kong sarà finalmente libera! Almeno lo speriamo!! Viva la libertà!
Pietro 16/11/19

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